Cento Note

00  Per un Mondo Migliore

Note per una Sinfonia

284 pagine - € 14,98
ISBN: 979-8776549731
(Disponibile anche con copertina rigida e in formato Kindle e-Book)
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Per un Mondo Migliore

Un Mondo Migliore è possibile

In questo mondo governato dai ricchi, dalle multinazionali, dalla finanza e da interessi sovranazionali più che dagli interessi della gente comune, è necessaria una rivoluzione delle idee che inizi dal basso, da ognuno di noi.

Dobbiamo rifiutarci di "comprare" quello che loro ci vogliono vendere: le loro idee del mondo, la loro versione della storia, le loro guerre, le loro armi, le loro falsità. Non dobbiamo per forza restare inquadrati nelle loro ideologie, nelle loro religioni e nelle tradizioni che ci opprimono e ci impediscono di pensare con la nostra testa.

Dobbiamo tornare bambini, uscire dai paradigmi in cui ci vogliono inquadrare, dobbiamo vedere il mondo con speranza e credere in un "mondo migliore", dobbiamo smetterla di essere pecore che seguono a testa bassa un "duce".

Noi non siamo pecore sottomesse.

Ricordatevi che noi siamo in molti e loro sono pochi. Ricordatevi che loro hanno bisogno di noi, più di quanto ne abbiamo noi di loro.

Un altro mondo, un "Mondo Migliore", non solo è possibile, ma sta già arrivando. Nelle giornate calme lo sento arrivare.

Siate felici
(Maris Davis)

15 settembre 2016

I miei pensieri

Sono una “mediatrice culturale”, scrivo di Africa, dei suoi problemi, delle sue bellezze, della sua storia, mi invento nuovi sogni e a volte li realizzo. Ho scelto di diventare una mediatrice culturale per aiutare gli stranieri che arrivano in Italia, li aiuto con la lingua italiana che ancora non conoscono, con la traduzione di documenti, li metto in contatto con le istituzioni locali, con avvocati per problemi legali, con le autorità di polizia per i permessi di soggiorno, li aiuto ad espletare faccende burocratiche, ecc..

Mi sono specializzata nell'aiuto alle ragazze nigeriane che arrivano in Italia in un numero sempre maggiore, molte sono minorenni, non sanno l’italiano, non conoscono nulla dell’Italia, quasi tutte sono sfruttate, se ci riesco le convinco ad entrare in un programma di protezione. Anch'io sono stata una ragazza “sfruttata” e adesso riesco a capire meglio, anche dal punto di vista psicologico, la loro sofferenza.

Aiutare gli altri è sempre stato uno degli obiettivi della mia vita perché sono sempre stata consapevole che aiutare gli altri significava aiutare anche me stessa, mi ha aiutata molto per vincere i cattivi pensieri sugli orrori che ho vissuto nel mio passato.

Nel mio piccolo ho contribuito a creare un progetto per aiutare i bambini orfani della mia città di origine, Benin City, in Nigeria. Friends of Africa non è solo un progetto per i piccoli orfani, ma è anche progetto di collaborazione che ha coinvolto un’intera comunità, quella nigeriana del Friuli.

In questi anni avrò parlato con centinaia di ragazze nigeriane vittime di tratta e di schiavitù sessuale, alcune le abbiamo salvate, molte altre no perché non si può salvare chi non vuole essere aiutato.

"Sono sempre stata dell’idea che non siamo solo ciò che ci fanno credere di essere, ma siamo molto di più e possiamo fare molto di più se solo riuscissimo ad esserne consapevoli"

Io che parlo di Africa e dei suoi problemi, non sono insensibile anche alla sofferenza di tanti italiani. Quante lacrime dovranno scorrere sulle guance di chi è ammalato, o su quelle dei familiari di chi soffre perché non hanno i soldi per curarsi. Che aiuto possiamo offrire a chi ha il terrore di guardare nella cassetta della posta perché è sommerso da bollette che non può pagare e da cartelle esattoriali. Quanto dolore per quell'imprenditore che vede fallire la sua azienda oberata di debiti e tasse, che è costretto a licenziare e magari vede la famiglia sfasciarsi. Che possiamo fare per chi è senza lavoro ed è costretto a lasciare la propria terra e magari emigrare all'estero.

Che pensieri positivi può avere quella famiglia che è costretta a vivere in macchina perché la banca si è presa la loro casa, o chi già a metà mese è costretto a guardare un frigo vuoto. Cosa si può fare per quella pensionata che piange perché non riesce a vivere con la sua troppo piccola pensione. E mentre mi pongo queste e altre mille domande simili, immagino un “Mondo Migliore”, una società possibile dove questo stillicidio di ingiustizie e di dolore possa finire. Una società migliore per ridare dignità ad ogni essere umano, un pensiero culturale che cambi i paradigmi che ci stanno portando all'autodistruzione.

Siate felici
(Maris Davis)

Il nostro progetto per un “Mondo Migliore”

Un progetto che vede le persone come persone e non come numeri, una medicina che non cura solo il corpo ma anche l’anima, un progetto fatto di unione e non di separazione, un’istruzione che mira a scoprire il talento di ogni studente e a direzionarlo verso il suo scopo, un’agricoltura che ha rispetto per la nostra madre terra, un risveglio dell’intera umanità che ci accompagni verso pensieri di amore e fratellanza, e non verso odio e razzismo.

La possibilità di un reddito di dignità a tutti affinché venga riconosciuto il valore di ogni essere umano. La possibilità di lavorare per tutti .. Un progetto possibile.

Non possiamo più permettere che i ricchi diventino sempre più ricchi e poveri sempre più poveri.

Non possiamo più permettere che le 100 persone più ricche del mondo possiedano una ricchezza pari al PIL di tutto il continente africano.

Non possiamo più permettere che nell'Africa Sub-Sahariana, considerata una delle regioni più povere del mondo, ci sia comunque il 7% della popolazione che possiede il 90% della ricchezza mentre la metà della popolazione sopravvive con un dollaro al giorno

Non è più possibile che il 20% della popolazione mondiale possieda l’82% della ricchezza globale, e che il 60% della popolazione viva ai limiti o al di sotto della soglia di povertà.

Non è più possibile che 10 (dieci) multinazionali controllino l’intero ciclo del cibo e degli alimenti, dalla semina (magari rubando terre all’Africa), e fino alla distribuzione nei supermercati, e che siano loro a decidere per noi cosa dobbiamo “mangiare”, magari cibo transgenico o prodotti agricoli fatti crescere con la chimica.

"I ricchi dovrebbero vivere più semplicemente affinché i poveri possano semplicemente vivere"
(Gandhi)

Il mondo migliore non è solo la società ideale che immaginiamo, non è solo nelle comunità in cui abbiamo deciso di vivere, il mondo migliore è soprattutto dentro di noi, è nelle piccole cose che facciamo per gli altri, nella nostra rettitudine, nel nostro Amore e nelle nostre Speranze.

Qualsiasi cosa facciamo per migliorare noi stessi, o per aiutare gli altri con “Etica” e “Altruismo”, è un piccolo fiore che contribuisce a diffondere il profumo di un “Mondo Migliore

Due parole, solo due parole per cercare quel mondo migliore che è già dentro di noi, “Etica e Altruismo”

15 settembre 2016